La terapia cognitivo-comportamentale ha alcune caratteristiche specifiche.
Pratica e concreta. Alcune tipiche finalità includono la riduzione dei sintomi depressivi, l’eliminazione degli attacchi di panico, la riduzione o eliminazione dei rituali compulsivi o delle malsane abitudini alimentari, la promozione delle relazioni con gli altri, e cosi via.
Centrata sul “qui ed ora: la terapia si preoccupa di attivare tutte le risorse del paziente stesso e di insegnare valide strategie essa è centrata sul presente e sul futuro.
A breve termine e orientata allo scopo. La psicoterapia comportamentale e cognitiva è più orientata ad uno scopo, lavora insieme al paziente per stabilire gli obiettivi della terapia, formulando una diagnosi e concordando con il paziente stesso un piano di trattamento che si adatti alle sue esigenze, durante i primissimi incontri. Si preoccupa poi di verificare periodicamente i progressi in modo da controllare se gli scopi sono stati raggiunti.
Attiva. Sia il paziente che il terapeuta giocano un ruolo attivo, il terapeuta cerca di insegnare strategie e il paziente, a sua volta, lavora al di fuori della seduta terapeutica per mettere in pratica ciò che ha appreso in terapia.
Collaborativa. Paziente e terapeuta lavorano insieme per capire e sviluppare strategie che possano indirizzare il paziente alla risoluzione dei propri problemi.
Scientificamente fondata. È stato dimostrato attraverso studi controllati che i metodi cognitivo-comportamentali costituiscono una terapia efficace per numerosi problemi di tipo clinico. È stato dimostrato che è efficace almeno quanto gli psicofarmaci nel trattamento della depressione e dei disturbi d’ansia, ma assai più utile nel prevenire le ricadute.
Per maggiori informazioni:
Veronica Gobbetto
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